Il viaggio comincia dal Museo Diocesano del Duomo, con sede nella medievale canonica della cattedrale, che propone un’interessante raccolta di oreficerie dal VI al XIX secolo, tra le quali primeggiano il Tesoro di Canoscio (sec. VI) e il Paliotto d’altare (sec. XII); la collezione è arricchita da una significativa quadreria, all’interno della quale spicca il celebre Cristo in Gloria del Rosso Fiorentino (1528). La seconda tappa è costituita dalla Pinacoteca Comunale che, all’interno del cinquecentesco Palazzo Vitelli alla Cannoniera, raccoglie una collezione pittorica di primissimo livello, il cui vertice è rappresentato dallo Stendardo della Santissima Trinità di Raffaello Sanzio (1499); nelle numerose sale, quasi tutte arricchite da decorazioni d’epoca, si susseguono opere di Spinello Aretino, Domenico Ghirlandaio, Luca Signorelli, Lorenzo Ghiberti, Raffaellino del Colle, Andrea della Robbia, Tommaso Conca, Vincenzo Chialli fino a giungere ai novecenteschi Mario Mafai, Renato Guttuso e Giorgio De Chirico. Il viaggio – un vero e proprio “pellegrinaggio” artistico – si conclude con la visita dei due musei dedicati ad Alberto Burri, quello di Palazzo Albizzini e quello dei Seccatoi del Tabacco, entrambi pensati e allestiti dal grande maestro, tra i protagonisti della storia dell’arte della seconda metà del secolo scorso, che li ha voluti donare alla sua città natale.